FLC CGIL di Milano è a fianco degli studenti del Liceo Classico Manzoni

Che roba contessa… anche l’operaio vuole il figlio dottore!

La FLC CGIL di Milano è a fianco degli studenti del Liceo Classico Manzoni che contestano i criteri di accesso alla scuola stabiliti dal consiglio d’istituto: per l’iscrizione sarà necessario aver avuto una media del 9 in seconda media ed essere residenti prioritariamente in zona 1 (centro storico).

La motivazione addotta è di dover ridurre il numero degli studenti per le future classi prime, nonché il proposito di orientare diversamente gli alunni delle attuali quarte ginnasio.

Ci preoccupa e ci sorprende che dopo un anno come quello trascorso, complicato da mesi di didattica a distanza a causa della pandemia, in presenza di un nuovo un anno che sarà intervallato da lezioni in presenza e lezioni a distanza, l’istituto non trovi altra modalità che quella di applicare una sorta di darwinismo sociale, un rovesciamento delle finalità dell’istruzione pubblica. Decidere a priori che un ragazzo di tredici anni, positivamente valutato alla fine di un anno scolastico di didattica d’emergenza, che abiti in periferia, non possa accedere al liceo classico, è un pregiudizio insopportabile.

La scuola pubblica da dettato costituzionale è aperta a tutti e i primi due anni della scuola secondaria di secondo grado rientrano nell’obbligatorietà del percorso di studi, un obbligo che secondo i criteri del consiglio d’Istituto del Manzoni diventa di fatto selettivo per condizione sociale. Tutti i licei classici di Milano sono nel centro storico. 

Diversi studi hanno dimostrato una crescita delle diseguaglianze dovute alla DAD che non ha garantito il diritto d’istruzione a diverse migliaia di studenti ed è per questo che oggi non possiamo tacere di fronte ad una decisione che rischia di creare nuove segregazioni sociali, tra chi abita in centro e chi abita in periferia, chi ha avuto la possibilità di seguire le lezioni e chi ne è stato escluso, un messaggio di esclusione sociale che non possiamo permetterci.

Apprezziamo la decisione della preside dell’istituto di sospendere per il clamore suscitato la delibera del Consigli d’Istituto, ma non basta ne chiediamo il ritiro e anche per questo invitiamo tutti ad aderire al presidio organizzato dagli studenti davanti a Palazzo Lombardia martedì alle 9.30, perché la scuola che abbiamo in mente non “è un ospedale che cura i sani e respinge i malati”.




FLC CGIL Milano

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